30 Oct Verbalia | Risonanza
La parola risonanza è attinta dal vocabolario della fisica e della musica. Indica il fenomeno per cui un corpo entra in vibrazione quando riceve una frequenza affine, amplificando il suono. La risonanza può essere vista come una metafora delle relazioni. È ciò che accade quando l’incontro con l’altro amplifica ciò che siamo. Nel lavoro quotidiano, il concetto richiama, infatti, la capacità di costruire relazioni, trovando un equilibrio dinamico tra chiarezza e apertura, tra affermazione dei propri bisogni e attenzione a quelli degli altri. In altre parole, saper risuonare significa suonare le proprie note in armonia con l’orchestra di colleghi, leader e collaboratori.
Assertività e rinegoziazione
Un team di progettazione deve consegnare una proposta complessa entro tempi molto stretti. La Project Manager si accorge che, con le risorse attuali, rispettare la scadenza sarà difficile. Per affrontare la situazione, organizza un incontro in cui ciascun membro del team condivide la propria disponibilità e i vincoli personali. Insieme, i membri del team ridefiniscono scadenze, responsabilità e strategie operative. La soluzione emerge così dall’equilibrio tra l’affermazione chiara dei propri limiti e la rinegoziazione condivisa delle modalità di lavoro. Ciò permetterà al team di collaborare in modo efficace, senza compromettere gli obiettivi.
Questo esempio mostra come due competenze fondamentali rendano possibile la risonanza nelle relazioni:
- assertività | la capacità di esprimere opinioni, bisogni e limiti con chiarezza, senza aggressività né passività. È la voce netta e riconoscibile che si fa sentire. Nel caso del nostro team, dire Non posso occuparmi di questo progetto entro oggi, ma posso prenderlo in carico domani è dunque un’espressione assertiva che evita conflitti inutili e apre la strada alla collaborazione
- rinegoziazione delle relazioni | la disponibilità a ridisegnare confini, ruoli e responsabilità man mano che cambiano le condizioni. È l’accordatura continua che permette a strumenti diversi di suonare insieme senza stonare. Nel nostro esempio, ridefinire le modalità di collaborazione tra i membri del team consente, perciò, di rispettare i tempi e le priorità, senza compromettere la qualità del lavoro o i rapporti interpersonali
Quando le due dimensioni si intrecciano, pertanto, si genera la risonanza. La voce individuale entra in dialogo con le altre, producendo armonia, comprensione reciproca e collaborazione efficace.
Frequenze attive
La risonanza si genera attraverso alcuni comportamenti che assumiamo quotidianamente e nei contesti più diversi, non unico quello professionale:
- gestione dei confini | indicare chiaramente quali sono i propri spazi di lavoro e di riposo, assicurandosi che siano compresi e rispettati. Per esempio, stabilire insieme al team che le comunicazioni urgenti dopo l’orario lavorativo vadano limitate solo ai casi critici
- leadership efficace | guidare senza imporre l’autorità, ma generando fiducia attraverso la qualità delle interazioni. Un leader che ascolta attivamente i membri del team, riconoscendone limiti e talenti, produce risonanza più di chi alza semplicemente la voce
- collaborazione nei team | affrontare i conflitti come occasioni per riallineare le frequenze e trovare un nuovo equilibrio condiviso. Un esempio è rivedere le modalità di lavoro, quando emergono incomprensioni o sovrapposizioni di responsabilità
In tutte queste situazioni, risuonare significa dunque tenere in equilibrio fermezza e adattamento, generando energia proattiva e motivante per l’intero gruppo. Le tensioni potenziali diventano, così, occasioni di crescita condivisa.
La lotta per il riconoscimento
Anche stavolta, cercherò riferimenti al concetto di risonanza nella filosofia, che da sempre riflette sul rapporto tra sé e gli altri:
- Martin Buber, in Io e Tu, osserva che l’Io diventa tale solo nell’incontro autentico con il Tu. Nel lavoro quotidiano, questo significa che l’assertività non è mai un semplice io dico, ma un io dico in relazione a te. La chiarezza individuale acquista senso solo se entra in sintonia con l’altro
- Paul Ricoeur, in Sé come un altro, sostiene che l’identità si costruisce attraverso la narrazione e il riconoscimento reciproco. Ogni rinegoziazione professionale non ridefinisce, quindi, solo i ruoli, ma riscrive anche la storia che raccontiamo di noi stessi e del nostro lavoro
- Axel Honneth, ne La lotta per il riconoscimento, sottolinea che i conflitti nascono dal bisogno fondamentale di essere visti e rispettati. L’assertività, in questo senso, è un atto etico. Affermare i propri diritti significa anche affermare la propria dignità in relazione agli altri
L’altro, dunque, eccede sempre i nostri schemi. È la risonanza a permetterci di accogliere la differenza, senza annullarla. In ambito professionale, diventa cura del legame: stabilità, dignità e senso di appartenenza, libertà da costrizioni e imposizioni. Il discorso filosofico sostiene, dunque, quello pratico. La risonanza è un principio guida per costruire relazioni sostenibili, rispettose e produttive.
Prospettiva dinamica
Pensare le relazioni professionali in termini di risonanza permette, quindi, di combinare assertività e rinegoziazione in un’unica prospettiva dinamica. Possiamo smettere di cercare compromessi al ribasso? Sì, quando generiamo energia condivisa: più chiarezza, più collaborazione, più benessere.
In sintesi, quando il contesto professionale è attraversato da cambiamenti rapidi e pressioni crescenti, coltivare la risonanza trasforma i rapporti di lavoro da luoghi di tensione a spazi vitali. Vale a dire, che l’identità di ciascuno non si perde, ma si amplifica nell’incontro con gli altri. La risonanza diventa, perciò, la chiave per relazioni professionali efficaci, etiche e realmente collaborative.
Sintonia efficace
E tu, come puoi allenarti oggi e attivare la risonanza?
- qual è la nota che vuoi far risuonare con più chiarezza nelle tue relazioni professionali?
- quale spazio di rinegoziazione potresti aprire, per trasformare un conflitto o una tensione in un’occasione di crescita condivisa?
Prenditi un momento per riflettere. Identificare chiaramente i tuoi limiti, comunicare con assertività e negoziare spazi di collaborazione è un allenamento quotidiano che amplifica la tua efficacia e quella del tuo team.
Agisci consapevolmente. Prova oggi a mettere in pratica anche un piccolo gesto di sintonia efficace e osserva come cambia l’energia intorno a te.