#doniDIcontatto – Libertà radicale

#doniDIcontatto – Libertà radicale

Il dono è un paradosso – È davvero possibile donare autenticamente? O donare implica – forse e necessariamente – una restituzione? Jacques Derrida ridiscute la teoria sul dono di Marcel Mauss, solleva un paradosso: una fenomenologia del dono è, senza mezzi termini, impossibile. Derrida pensa che nel dono non deve esserci reciprocità, scambio, controdono, né debito. Il dono deve essere gratuito e disinteressato, assolutamente privo di qualunque aspettativa di ritorno. Il dono è tale se cade in un oblio che non ne consente la manifestazione. Il paradosso del dono è tutto qui: nella sua capacità di risultare contemporaneamente qualcosa che è, ma anche qualcosa che non è. 

Le radici del volo – L’ho guardata in televisione, muoversi come un corpo indipendente da qualsiasi sistema di riferimento, planare e slanciarsi perfetta, senza visibile fatica né indugio su quel trapezio, così accessorio, a tratti. Appesa e sospesa, apparentemente esente dalla forza di gravità. Una trapezista che del coraggio non ha fatto una follia, ma una scelta di vita. E la sua postura esatta e fiera mi pare sia nutrita da una libertà radicale, e da radici forti: la memoria, la famiglia, l’identità, la determinazione e il sacrifico, la consapevolezza di appartenere a una storia che ha scelto lei.

Niente in cambio – Vorrei portarvi su quel trapezio con lei e che ci lasciassimo sospesi, determinati e fieri, dimenticando quel circolo del dare-​ricevere-​ricambiare, quella struttura odisseica del racconto della nostra vita di conti e rendiconti. Siamo o non siamo forti e liberi di non aver nulla da ricevere in cambio? 

 

Photo by Miikka Luotio on Unsplash
Alessia De Carli
adecarli@incontatto.it