#FuturePills | Menzogna

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#FuturePills | Menzogna

#FUTUREPILLS È LA #ZONABLOG DI INCONTATTO DEDICATA ALLE ISPIRAZIONI DI FUTURESIMO, LA RICERCA DI SCENARIO DELLE TENDENZE ESTETICHE E CULTURALI REALIZZATA DA TEA TRENDS E PRODOTTA DA INCONTATTO SRL. IN QUESTA SERIE DI POST, GLI AUTORI RIELABORANO IN CHIAVE PERSONALE I TEMI DELLO SCENARIO, ASSUMENDO UN APPROCCIO E UN’ATTITUDINE INTERDISCIPLINARI.

 

 

Il mercato dell’emotività

 
La Menzogna fa parte del nostro modo di essere nel mondo e racchiude in sé la dualità del senso di colpa e della fascinazione dell’inganno. Ma che vesti indossano Verità e Menzogna nel mondo attuale? Quale delle due fa più paura? Che cosa significa investire nel nostro alfabetismo digitale? Sostenere un approccio consapevole nella decodificazione di ciò che accade e un approccio etico nella costruzione di narrazioni da diffondere vuol dire contrastare la mercificazione d’idee, pensieri e sentimenti al di là della verità. 

La Verità nel pozzo

Secondo una leggenda del XIX secolo, Menzogna convinse Verità a entrare in un pozzo per concedersi un piacevole bagno. Non appena Verità fu entrata nell’acqua, Menzogna approfittò della situazione per sottrarle le vesti e andare per il mondo presentandosi per lei. E Verità? Fu costretta a restare nel pozzo per fuggire al disprezzo degli sguardi.

Ma è storia di molto tempo fa, quando gli abitanti di questo mondo avevano uno sguardo ingenuo e un pensiero incline a giudicare le apparenze. Oggi non disprezzeremmo mai la Nuda Verità in favore di una curata Menzogna: giusto? 

La leggenda è ancora molto utile a riflettere su tre concetti, che possono orientarci in diversi spazi di significato: disinformazione, misinformazione e debunking.

Disinformazione 

Assistiamo quotidianamente a crescenti fenomeni di disinformazione, definita dal Vocabolario Treccani come diffusione intenzionale di notizie o informazioni inesatte o distorte allo scopo di influenzare le azioni e le scelte di qualcuno.

Fake news, Clickbait, Deepfake, Account Sock Puppet sono solo alcuni esempi tra le numerose tipologie di informazioni fuorvianti che possiamo incontrare in rete e che animano il dibattito attuale sui rischi di cadere nell’inganno alimentato da chi – per propaganda o interesse – agisce con l’intenzione di carpire la nostra fiducia.  

Misinformazione

Ma la Menzogna ha origine solo dall’intenzionalità manipolativa di oscuri personaggi? O anche noi possiamo ingenuamente diventare mezzi inconsapevoli di diffusione della Menzogna?

La risposta ci arriva dal termine misinformation, definito dalla ricercatrice Claire Wardle come una peculiare forma di disinformazione in cui la divulgazione di contenuti non veritieri non presuppone alcun intento malevolo. Il Vocabolario Treccani la definisce come una informazione non accurata, inattendibile, i cui contenuti, diffusi frettolosamente, rischiano di essere accettati come veritieri perché difficili o impossibili da verificare.

Ecco.
Questo può facilmente accadere a ognuno di noi, quando costruiamo o divulghiamo narrazioni su fenomeni, eventi e personaggi.

E allora, che cosa fare?

Debunking

Se la disinformazione e la misinformazione proliferano, è essenziale che ognuno di noi sviluppi competenze critiche per riconoscere e contrastare le informazioni false. La sfida da affrontare consiste nell’allenare la nostra capacità di fare debunking, cioè demistificazione, confutazione e smascheramento di notizie o affermazioni false o ingannevoli e antiscientifiche, spesso frutto di credenze, ipotesi, convinzioni, teorie ricevute e trasmesse in modo acritico.

 

Alessandra Matere e Giulio Garritano
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