#verbalia | Ikigai

#verbalia | Ikigai

Il termine giapponese Ikigai si traduce con l’espressione ragione per cui vivere. Questa traduzione, però, non descrive perfettamente il concetto di Ikigai. Ci sono tanti aspetti importanti della vita, esperienze che ci coinvolgono profondamente, ma Ikigai va oltre, poiché si riferisce esclusivamente a qualcosa di personale. Ikigai è passare del tempo di qualità in compagnia della persona che vogliamo diventare. È la felicità che deriva dal sentirsi impegnati e responsabili.


Ikigai è una parola giapponese che comprende in sé una varietà di significati. Si tratta di un lemma composto da due parti portatrici di altrettanti ambiti concettuali:

Iki | vita, vivere, esistere

Kai | senso, scopo, ragione, ragione d’essere, valere al pena, qualità

Questi due significanti insieme formano la parola Ikigai, generalmente tradotta con il senso della vita. Ikigai non riflette, però, solo fattori psicologici, come speranza o benessere, ma anche la consapevolezza individuale delle motivazioni per cui si vive. Il suo significato ha a che vedere, quindi, con l’avere uno scopo o una ragione per cui vivere.

Flow

Per migliorare il proprio percorso personale – che implica e coinvolge l’impegno verso se stessi – e percorrere la strada che ci porta all’Ikigai, è necessario attraversare la condizione chiamata flow, flusso. Ciascuno di noi conosce sicuramente l’esperienza di dedicarsi profondamente a un’attività, perdendo completamente la nozione del tempo. Lo stato di profonda concentrazione che si trasfonde in un comportamento inconsapevole è stato definito flow dallo psicologo Mihály Csíkszentmihályi. La mente nel flusso presenta le caratteristiche positive dell’iper-focus, una condizione di concentrazione straordinaria, caratterizzata soprattutto dal vivere nel qui ed ora, senza condizionamenti e senza coinvolgimento emotivo dovuto alla paura del futuro o del ritorno di schemi negativi del passato. Il flow porta con sé molti aspetti positivi: senso di appagamento e di piacere (rilascio di dopamina), consapevolezza della propria concentrazione come skill personale, perdita dei pensieri laterali, miglioramento della capacità di ragionamento e azione, eliminazione del dubbio, piacevole esperienza di distorsione temporale.

Fare 

Per essere orientati verso il proprio Ikigai, bisogna sapere, però, che cosa fare e come farlo. Il piano per arrivare al proprio Ikigai prevede l’eliminazione di distrazioni che spostano il focus personale: è necessario, cioè, puntare a un bersaglio grande come la punta di uno spillo, tanto da dimenticare chi siamo e dove siamo. L’unica cosa importante è che cosa vogliamo fare e come vogliamo farla. La passione da sola non basta a giustificare una missione di vita, una chiamata autentica in grado di sostenere l’impegno realizzativo. Potrebbe essere limitante, quindi, riferirsi con Ikigai a una mera passione o solo a un’ispirazione. C’è un percorso da seguire, invece, fatto anche di vicoli ciechi, ripensamenti, esperimenti, tentativi che non sono fallimenti, ma lezioni da cui trarre informazioni per capire dove applicare meglio Ikigai.

Non si tratta soltanto di seguire una passione speciale, quindi, ma di perderci in noi stessi facendo qualcosa che potremmo fare sempre, senza mai annoiarci, né sentirci stanchi. Per essere funzionale al proprio Ikigai, il flow deve, però, dare anche vantaggi oggettivi in termini di creatività, connessioni, relazioni, professionalità e, non ultimo, di sostentamento.

Identità

Non è raro che non si sappia esattamente quale sia il proprio valore guida, il proprio desiderio fondamentale, la propria missione personale. Durante la vita si può cambiare idea, ma seguendo il test del flow, alcuni dubbi dovrebbero essere fugati. Occorre prendersi il tempo necessario per riflettere sul proprio obiettivo, annotando attentamente l’elenco delle proprie possibilità. Alcune possono coesistere, altre invece dovranno essere scartate.


TRY OUT
Ci sono cinque passaggi che possono sostenerci per individuare l’impegno da prendere con noi stessi in linea con il nostro Ikigai:
  • Cominciare da piccole cose | Le virtù che alimentano questa risorsa Ikigai sono il coraggio e la pazienza. Occorre avere il coraggio di avere pazienza. Ogni percorso inizia con un singolo passo, e si compone di moltissimi passi: è importante essere consapevoli dei passi compiuti.
  • Mettere da parte l’ego | Dimenticarsi del Sé, attingere alle proprie risorse di umiltà e generosità: un grande Ego non garantisce grandi risultati e, soprattutto, non garantisce un buon motivo per alzarsi al mattino.
  • Cercare armonia e sostenibilità | La felicità, la gioia, stare bene sono esperienze e risorse personali da custodire con cura, ma anche da valorizzare nella condivisione. Se ci muoviamo verso il nostro Ikigai, sentiamo che l’armonia interiore abbraccia anche il contesto in cui viviamo.
  • Coltivare la gioia per ciò che si ha | All’Ikigai appartiene l’essere contenti di quello che si ha. Occorre avere un atteggiamento maturo che accetta l’assenza di ciò che si desidera e gode invece di ciò che ha.
  • Vivere nel qui ed ora | Vedere la realtà per ciò che è davvero  fa parte del flow, perché l’esperienza di pura percezione del presente è quella del flow.

Fonti:

Isato Takeda, Ikigai, Il metodo giapponese per la felicità e per una vita degna di essere vissuta, Ed. indip. 2021
Yumi Takeuchi, Filosofia Giapponese, Ed. indip. 2023
Bettina Lemke, Ikigai, Il metodo giapponese, Giunti Editore, 2017
Alessia De Carli
adecarli@incontatto.it