30 Dic Verbalia | Humblebragging
Humblebragging: l’arte (pericolosa) di vantarsi con discrezione. Questo curioso fenomeno rivela il nostro bisogno di bilanciare due impulsi opposti: mettere in luce i nostri successi e, al contempo, apparire modesti. Nel breve termine, può sembrare una strategia vincente per attirare consensi senza sembrare arroganti, ma nel lungo periodo può erodere la fiducia e compromettere le relazioni, soprattutto in ambienti dove autenticità e trasparenza sono fondamentali. La soluzione? Abbandonare le maschere e abbracciare l’autenticità. Riconoscere i propri meriti con onestà non solo rafforza le connessioni personali e professionali, ma costruisce basi solide per relazioni autentiche e durature. Dopotutto, essere sinceri non passa mai di moda.
Non faccio per vantarmi, ma oggi è una bellissima giornata
La parola humblebragging nasce dalla fusione di due termini inglesi: humble (umile) e bragging (vantarsi). Indica una forma di autocelebrazione celata dietro una maschera di falsa modestia: la persona ostenta i propri successi, cercando di apparire, però, umile o autoironica. Il termine è diventato popolare grazie ai social come Twitter, Instagram e Facebook, che hanno amplificato la visibilità del fenomeno. L’origine del termine humblebragging risale al 2011, quando Brené Brown, psicologa, ricercatrice e autrice statunitense, lo coniò per descrivere un modo di attirare l’attenzione, evitando di sembrare presuntuosi. L’hashtag #humblebragging ha contribuito alla sua diffusione nei post autoironici, spesso luogo di ostentazione di traguardi personali. In breve, un humblebrag è un modo sottile di vantarsi, che combina apparente modestia e un pizzico di malcelato esibizionismo.
Il vulnerabile mascherato
Too much
L’humblebragging si manifesta spesso nelle situazioni quotidiane. Per esempio, qualcuno potrebbe lamentarsi di non avere tempo per allenarsi a causa dei troppi impegni lavorativi: in realtà, sta indirettamente vantandosi di essere altamente produttivo, sia sul lavoro che nello sport. In questi casi, l’obiettivo è ottenere approvazione e ammirazione, senza apparire eccessivamente esibizionista.
Tutti possiamo riconoscere episodi simili, osservando persone che cercano di farsi notare senza sembrare presuntuose. Tuttavia, l’humblebragging, se usato in modo inappropriato, rischia di essere percepito come manipolativo o poco autentico, attirando critiche anziché approvazione.
Humblebragging at work
Anche in ambito professionale, l’humblebragging è una strategia diffusa, soprattutto in ambienti competitivi. Un classico esempio è il collega che racconta quanto sia stanco dopo aver lavorato 70 ore in una settimana, sottolineando però con soddisfazione di aver completato un importante progetto. Dietro l’apparente lamento, si cela un elogio delle proprie capacità e della propria performance professionale.
Nelle organizzazioni, l’humblebragging può generare effetti negativi, come la perdita di fiducia, una competizione malsana, e la distorsione della comunicazione, contribuendo a creare un ambiente poco autentico e alimentando una cultura aziendale tossica. Questo può portare a frustrazione e disconnessione tra i membri del team. Un’alternativa efficace è promuovere una cultura basata sulla trasparenza, sull’autenticità e sul riconoscimento dei successi. Celebrare i risultati in modo sincero, senza mascherarli o sminuirli, resta il modo migliore per costruire relazioni autentiche e un ambiente positivo.
Trasparenza e autenticità
L’humblebragging rivela un’esigenza universale: bilanciare il bisogno di mettere in luce i propri successi dietro un’apparente umiltà. Sebbene possa risultare efficace nel breve termine, per catturare consensi, rischia di compromettere le relazioni nel lungo periodo, soprattutto in contesti dove trasparenza e autenticità sono fondamentali. Meglio adottare un approccio più autentico nelle interazioni, riconoscendo apertamente i propri successi senza artifici, tanto nella sfera personale quanto in quella professionale.
FONTI:
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Brown, B. (2012). Daring Greatly: How the Courage to Be Vulnerable Transforms the Way We Live, Love, Parent, and Lead. Gotham Books.
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Niemann, A. (2017). The Humblebrag: A Conceptual Exploration of Humblebragging and its Impact on the Perception of Self-Disclosure in Social Media. International Journal of Communication, 11, 2496-2517.
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Taflinger, R. E. (2014). The Perils of Humblebragging: The Effect of Humblebragging on the Perception of Organizational and Leader Trustworthiness. Journal of Social Media Studies, 3(1), 17-35.
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Vasalou, A., & Grieve, R. (2018). Social Media Self-Presentation and the Humblebrag: A Psychological Analysis. Journal of Media Psychology, 25(2), 45-58.
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Gino, F., & Margaret, R. (2019). The Humblebrag and its Consequences: How Modesty Can Backfire in the Workplace. Harvard Business Review.