A un passo dal sogno. Il primo episodio di #eduseries Scala Te Stesso

Quando la Visione di sé può salvarci la vita…

La spedizione invernale di Daniele sta per raggiungere Campo 4 sul Nanga Parbat, a 7200 metri, su una montagna di 8126 metri. Finora nessuno ha mai raggiunto la sua vetta in inverno. Non manca moltissimo. Il profumo della cima si sente. Forte. Ma un imprevisto e un errore mettono Daniele di fronte ad una decisione importante e difficile: tentare comunque o rinunciare? Stanco, quasi congelato, voglioso di arrivare… la lucidità rarefatta come l’aria. Una decisione di questo tipo non si può prendere e riprendere, non ci possono essere ripensamenti. Bisogna fare la scelta giusta. Punto.

Il desiderio di successo può accecare oppure può guidare. Tutto dipende dalla capacità di mantenere uno sguardo lucido, centrato e consapevole su di sé e sul mondo in cui siamo immersi. La Visione è una Dote Personale, o Valore profondo, che ispira le azioni necessarie per raggiungere obiettivi e costruire i propri successi. In altre parole, è la forza intrinseca che sostiene la nostra motivazione verso le sfide, nonostante le difficoltà e, a volte, oltre i nostri limiti personali.

L’etimologia latina di Visione richiama il concetto di immagine, di prospettiva, di sogno. Una definizione più attuale la considera come la percezione di eventi e immagini che, pur non essendo in sé reali, traggono origine dalla realtà e… possono diventare reali.

Nella vita di tutti i giorni, sul lavoro, in famiglia, nelle relazioni… ci troviamo di fronte a decisioni che comportano la rinuncia rispetto ad un obiettivo agognato e desiderato. Quando sembra filare tutto liscio, un imprevisto, un nostro errore o di qualcun altro ci costringe a rivedere i nostri piani. In questo caso recuperare una Visione di sé lucida e consapevole è l’unico modo per non perdere contatto con la realtà e per abbassare sensibilmente la probabilità di commettere errori di cui potremmo pentirci. Più o meno amaramente.

Nei momenti di difficoltà o di estremo entusiasmo, mantenere la centratura e la piena consapevolezza di sé può essere però molto complesso. Per questo è fondamentale isolarsi per un po’ da tutto ciò che ci circonda, interrompere i contatti sinaptici con l’esterno e attivare il meccanismo inside-out: iniziare a guardarsi dentro, prima di agire fuori. Guardare sé stessi proiettati nel futuro, immediato o più lontano. Valutare i rischi, le conseguenze e i vantaggi di scenari prospettici alternativi, di visioni anche contrastanti. La scelta proiettata verso il futuro è più evidente, perché è sostenuta da una immagine che ci conforta e ci sostiene nella decisione. Pretendere da noi stessi la scelta giusta nel qui ed ora è sbagliato. O almeno molto rischioso.

La Visione lucida che Daniele non perde in questo momento drammatico del suo Secondo Tentativo gli salva la vita. Da una prospettiva manageriale, come Capo Spedizione questo significa rivedere il sogno condiviso con la squadra all’inizio dell’avventura, definire un nuovo modello di lettura della realtà e prospettare a se stesso e agli altri visioni alternative. Da una prospettiva personale, non perdere la Visione di sé è un’assicurazione per la sopravvivenza.

E questo vale sempre, non solo ad alta quota.