Con i piedi per terra

Con i piedi per terra

Di nuovo a scrivere di cammino?

Sì! Questa è la metafora che accompagnerà tutti i miei articoli, come in un percorso, in un cammino, appunto. Dove ogni volta ci si può soffermare su un dettaglio, su un pensiero, su un’esperienza, su una riflessione, su un argomento.

 

Con i piedi per terra” è la frase attraverso cui vorrei riflettere…

Quali significati vengono in mente leggendo questa frase?

Beh, l’espressione “Stai con i piedi per terra!” è comunemente associata al significato di “Sii umile!”, “Non esaltarti troppo!” (o almeno… non prima di avere un riscontro concreto, che ciò che hai ottenuto sia un risultato positivo!).

Attraverso l’uso di questa espressione, cercherò di parlare di due temi:

  • umiltà
  • concretezza

Scelgo di utilizzare questa analogia, perché i piedi e la terra, tramite il movimento degli uni sull’altra, danno vita ad un’attività per cui l’uomo è programmatoCAMMINARE! 

Umiltà 

Dal latino “humilis” significa basso, basso come la terra che è sotto i nostri piedi e su cui possiamo poggiare. La terra è compatta, forte, resistente e sa come sostenerci, senza rivendicare la sua maestosità.

E se, solo camminando, i nostri piedi riuscissero a prendere esempio dalla terra?

Passo dopo passo – forse – riusciremmo a metterci nella condizione di scoprire e fare nostro il suo valore: l’umiltà. D’altra parte, come potremmo ritenerci migliori o più grandi della natura e della terra che ci circonda?

Riporto una bellissima citazione del testo taoista Tao Te Ching (si può trovare su Wikipedia), che fa comprendere il significato della parola umiltà:

[l’uomo saggio] agisce senza rivendicare il risultato come proprio; egli consegue l’obiettivo ma non vi resta aggrappato: egli non desidera dimostrare la propria superiorità

Spesso mi ritrovo a passare il mio weekend in montagna, a camminare semplicemente camminare. L’ultima volta che ho camminato, nella riserva naturale Zompo Lo Schioppo, in Abruzzo, in cui si trova il paese di mio nonno, la montagna era completamente innevata. L’unica cosa che si poteva ascoltare, oltre il silenzio, era il rumore dei passi sulla neve, in cui si riusciva a scandire ogni singolo passo.

Ecco, più cammini e più al rumore di ogni passo, riesci a riflettere su qualcosa di profondo. Profondo come la terra. Come il rumore della neve, che da soffice diventa compatta sotto i piedi.

Ed è forse proprio in questi momenti, che penso a quanti passi ancora ho da compiere, a quanto ancora posso imparare dalla vita, ogni secondo che passa. Riesco allora ad avvicinarmi ad una condizione di umiltà, che invece dovrebbe far parte di me in ogni istante, per essere in grado di sostenere l’altro senza superbia, senza voglia di prevalere e senza sentirmi più importante.

Nel coaching, l’umiltà è un valore fondamentale:

  • per essere coach davvero efficaci;
  • per supportare l’altro, ponendolo al centro e mettendo a sua disposizione la nostra competenza, perché raggiunga i suoi obiettivi;
  • per metterci tra parentesicome coach, quando li avrà raggiunti.

Cercherò di ricordare a me stesso queste parole, in ogni giorno del mio percorso professionale.

A questo punto, condivido con voi un’altra citazione, stavolta di Martin Lutero:

La vera umiltà non sa di essere umile. Se così fosse, sarebbe orgogliosa della contemplazione di una così bella virtù.

E allora, mi piace pensare che, quando saremo davvero riusciti ad arrivare ad una condizione di umiltà, non sapremo di essere umili e non avremo bisogno di parlare agli altri della nostra umiltà con orgoglio.

Napoleone disse:

Siccome ho molta fretta… vado molto piano!

Penso sia un’espressione utile nel problem solving, dove occorre soffermarsi ad analizzare le tentate soluzioni e le possibili strade da percorrere, per poi mettersi in cammino, verso la prossima soluzione. E a dirla tutta… a me fa pensare anche ad una delle caratteristiche del cammino: la lentezza!

Nel primo articolo, la mia promessa è stata che avrei continuato a parlare di questa bellissima abilità umana e… spero di averlo fatto in modo piacevole.

Passo dopo passo, lentamente, l’uomo può arrivare ovunque e forse più velocemente di quanto può fare correndo. Vorrei che fosse così anche con i miei articoli… Arrivare lentamente a dare concretezza a ciò che il cammino può donarci!

A proposito di concretezza! Credo ne parlerò… nel mio prossimo articolo! ?

simone.giovarruscio