Perché è così importante saper gestire efficacemente i conflitti?

Perché è così importante saper gestire efficacemente i conflitti?

Andare oltre il conflitto e saper gestire le situazioni in cui i conflitti sembrano inevitabili è una competenza chiave, per stabilire buone relazioni e mantenerle sane e vigorose. Questa abilità è fondamentale, per avere una vita serena e in salute.

 

Partiamo dall’inizio.

Perché è così importante allenare la capacità di gestire efficacemente i conflitti?

Perché dovremo perdere tempo a risolvere “nodi”, a chiarire pensieri e bisogni, a trovare soluzioni divergenti, in grado di far star bene me e l’altro?

Non bastano già tutte le sfide che dobbiamo affrontare? Tutte le cose cose che dobbiamo fare? Tutti gli obiettivi che dobbiamo raggiungere?

Sembra proprio di no, e la prova ci viene da una ricerca molto interessante della Harvard University, che ha monitorato per oltre 75 anni un campione di 724 uomini, dall’età di 19 anni in poi.

La ricerca è partita dalla domanda delle domande: qual è il segreto di una vita felice e in salute?

E quando la domanda delle domande si fa spazio dentro di noi, non accetta risposte banali, patinate, stereotipate, apprese.

No! La domanda delle domande richiede LA risposta, quella in grado di andare a ripescare la nostra saggezza organismica, in grado cioè di parlare davvero e fino in fondo di noi e a noi.

Ad ogni età la sua risposta, ad ogni persona la sua ricetta.

Ma c’è qualcosa che le “prove” raccolte negli anni sembrano dimostrare inequivocabilmente: felicità, salute e benessere sono direttamente collegate alle buone relazioni.

Essere riusciti nel corso della propria esistenza a creare e manutenere nel tempo relazioni significative e positive aiuta.

Quasi banale.

Proprio per questo dirompente, aggiungo io.

Dirompente, perché infrange con la sua semplicità alcuni miti moderni, che hanno soppiantato antiche consapevolezze condivise prima a livello culturale.

In una società edonistica, parlare di relazione come elisir per una vita soddisfacente e una migliore salute significa rovesciare la prospettiva da un IO sempre più ingombrante, a un NOI sempre più interconnesso.

Gestire i conflitti diventa secondo questa prospettiva una competenza chiave in grado di manutenere nel tempo il nostro sistema di relazioni, nonostante gli inevitabili momenti di attrito, gli errori, le incomprensioni.

Ma come?

Un approccio molto interessante e coerente con tale filosofia è quello di T. Gordon, psicologo statunitense che ha tentato di tradurre in METODI, le competenze personali orientate a rendere efficaci le relazioni.

Per prima cosa – dice Gordon – domandiamoci di chi è il problema!

La risposta a questa domanda ci permetterà di distinguere le situazioni e scegliere l’approccio più efficace.

Facciamo un paio di esempi.

 

Prima situazione: il problema è mio

Sono io a vivere come un problema un comportamento dell’altra persona.

In questo caso sarà essenziale che io sappia confrontarmi nel modo migliore, con l’obiettivo di generare nell’altro la disponibilità a modificare un comportamento per lui/lei assolutamente legittimo.

 

Seconda situazione: il problema è nostro

Sia io, sia l’altro viviamo una situazione di frustrazione.

In questo caso sarà essenziale riuscire ad attivare un dialogo generativo, per portare alla luce i bisogni insoddisfatti, in modo da attivare un vero proprio processo di problem solving. La condivisione di una soluzione produrrà il superamento della criticità e consentirà il soddisfacimento del bisogno emerso.

Due grandi aree di competenza da allenare

Nel frattempo, ecco un prontuario in caso di conflitto: 3 consigli Smart che funzionano sempre:

  1. Contate fino a 10 e se non basta… ricominciate! Nei conflitti le emozioni giocano un ruolo fondamentale, ma se sono troppo “calde” il rischio è di perdere la propria lucidità e generare conseguenze negative, che poi richiederanno una lunga e dispendiosa operazione di “recupero relazionale”
  2. Costringetevi a guardare la situazione da un altro punto di vista. Questo vi aiuterà ad aumentare la comprensione di quanto sta accadendo e a mettervi nei panni del vostro antagonista ?
  3. Non lasciate passare troppo tempo per affrontare una situazione conflittuale. A volte prendere tempo aiuta, ma lasciarne trascorrere troppo rischia di farci perdere delle buone occasioni di confronto

E voi?

Qual è la vostra strategia?

Qualsiasi essa sia, una cosa è certa: ne vale sempre la pena!

Alessandra Matere
amatere@incontatto.it