Come valorizzare il talento?

Come valorizzare il talento?

Molti oggi parlano di economia delle start up. Ottobre 2014: esce Fondatori, il libro di Luca De Biase e Luca Tremolada sulle start up, intese come opportunità per le persone, per la propria azienda e per il paese. Secondo la visione dei due giornalisti di Nova, l’inserto specializzato del Sole 24 ore, la nascita di imprese innovative è un motore fondamentale per lo sviluppo dell’economia post-moderna. Ma come ricercare e valorizzare il talento fra le proposte di idee da start-uppare? Fare scouting di idee, in ogni settore di mercato, cui sia giusto/possibile dare fiducia, sostenerne la concretizzazione in un business plan, in campagne di crowd-funding e in piani di finanziabilità anche a livello europeo.

Prima di immergersi nell’avventura della start-up e cominciare a proporre la propria idea, è necessario fare, anche autonomamente, prima delle verifiche preliminari. Lo stesso vale per chi si accinge a valutare idee innovative proposte da altri.

Quali caratteristiche chiave deve avere un’idea per essere da start-up?

SELFIE. Deve avere un’identità chiara e ben definita, che la contraddistingua e la renda unica, riconoscibile. L’identità di un’idea si comunica attraverso la sua Value Proposition, che definisce il valore aggiunto proposto, il target cui ci si rivolge e i risultati o benefici che esso può ottenere.

SOCIAL. Deve essere sostenibile attraverso un potenziale network o sociogramma di interessati-sostenitori-sponsor-investitori. La comunità a sostegno di un’idea fa la differenza. Chi metterebbe un I like sull’idea? Chi la sosterrebbe? Chi la sponsorizzerebbe? Più l’idea è in grado di solleticare e attrarre la forza delle rete, virtuale o reale che sia, più le probabilità di emergere fra le tante sono alte.

COOL. Deve essere in linea con i trend attuali, deve potersi definire alla moda, intercettare i bisogni del momento, cavalcare le tendenze del mercato, anticipare le aspettative dei Clienti. In altre parole deve essere attraente per chi ne parla, per chi la sostiene, per chi la vive.

Come concretizzare l’idea?

Affinché un’idea evolva dallo stato di sogno/progetto a quello di opportunità di business/lavoro è necessario che sia declinata e concretizzata in un vero e proprio Business Plan, un documento strategico che ne definisca i tratti salienti, molto analitico e dettagliato. Scrivere un business plan significa rispondere ad alcune domande chiave come:

Opportunità: a quale bisogno/problema risponde l’idea?

Target: a quale target di mercato si rivolge?

Proposta: quali beni/servizi si propongono?

Genesi: com’è nata l’idea imprenditoriale?

Caratteristiche: in cosa si contraddistingue?

Originalità: in cosa è innovativa?

Obiettivi: quali traguardi e in quanto tempo ti proponi di raggiungerli?

Analisi di mercato: chi sono i competitors? Qual è la situazione della domanda? Quali sono le barriere all’entrata? Quali sono i rischi?

Modello di business: qual è la struttura di ricavi? Quale quella dei costi? Quale quella degli investimenti?

Piano di Comunicazione e di Marketing: quali azioni saranno messe in campo per promuovere l’idea?

Piano operativo: chi fa cosa nel team di progetto?

Se l’idea sostiene l’esame interno del Business Plan e attraverso di essa riesci a rispondere a queste 11 domande, è possibile passare alla fase successiva!

Come farsi finanziare l’idea?

A meno che non si disponga di capitali sufficienti per auto-finanziare la propria idea, è possibile identificare delle linee di etero-finanziamento che possono sostenere l’avvio della start up!

Sempre più oggi si parla delle piattaforme di crowd-funding: si tratta di una pratica di micro-finanziamento che si basa sul finanziamento collettivo da parte di persone che decidono di sostenere la nostra idea, dando il loro contributo. È in altre parole un finanziamento dal basso, che mobilita i portatori di interesse rispetto all’idea. Non esiste però solo il crowd-funding: a livello europeo, vi sono diverse possibili forme di finanziamento alle quali è possibile accedere, attraverso la consulenza di professionisti esperti, in grado di identificare la linea o la misura più in linea con la nostra idea.

Solo dopo aver effettuato le verifiche preliminari, elaborato il business plan e identificata la possibile modalità di finanziamento, sarà possibile valutare l’avventura della start up!

Contatto Formazione ha attivato un Innova-Lab dedicato proprio alle start up innovative, avvalendosi della collaborazione di partner esperti nella realizzazione di business plan e di consulenza in merito al crowdfunding e alle linee di finanziamento europee. Questo Innova-Lab, rispetto agli altri, rappresenta una delle sfide più grandi di Contatto Formazione e costituisce già oggi un’occasione di scambio e confronto con partner, professionisti, idee. Segui l’Innova-Lab sul sito e se vuoi approfondire scrivici su info@incontatto.it

alessandra quinzi
a.quinzi@webmagistri.it