#skillpills – Antifragilità

L’Antifragilità è la propensione a interpretare e gestire le esperienze negative e critiche come acceleratori di crescita, che danno la concreta possibilità di migliorare se stessi. Essere antifragili significa saper stare nelle situazioni scomode, senza temerne il disagio e senza fuggire; vivere l’incertezza come uno spazio creativo e avere il coraggio di abbracciare la propria vulnerabilità, trovando modi non per resistere, ma per evolvere. Riscoprendosi migliorati.

L’Antifragilità è una Risorsa personale che tende alla EVOLUZIONE DI SÉ: una persona antifragile, dopo un errore o una caduta, punta più in alto.

Per Resilienza intendiamo invece la propensione a fronteggiare gli eventi stressanti o traumatici, persistendo in maniera positiva di fronte alle difficoltà. Essere resilienti non significa solo opporsi alle pressioni dell’ambiente, ma implica una dinamica positiva e una capacità di andare avanti, nonostante le crisi. Questo non significa però che la persona non si senta in difficoltà o non percepisca un certo livello di stress e di emozioni negative.

La Resilienza è una risorsa personale che tende alla CONSERVAZIONE DI SÉ: una persona resiliente, dopo un errore o una caduta, trova la forza di rialzarsi. 

Antifragilità e Resilienza non sono forze opposte, ma possono essere alleate, poiché l’antifragilità va al di là della resilienza e della robustezza. Ciò che è resiliente resiste agli shock e rimane identico a se stesso; l’antifragile migliora.* 

Nel prossimo post, esploreremo le 4 dimensioni dell’Anti-fragilità.

Resta #incontatto!

 

* Nassim Nicholas Taleb,  Antifragile. Prosperare nel disordine