#skillpills – InTeam – 7 dimensioni del gruppo di lavoro ibrido

#skillpills – InTeam – 7 dimensioni del gruppo di lavoro ibrido

Nell’ultimo post, abbiamo approfondito le 4 dimensioni del nuovo modello individuo-sociale organizzato ed evidenziato le interazioni tra le variabili che intervengono nella trasformazione di un gruppo in un gruppo di lavoro in contesti ibridi.

È utile evidenziare che un gruppo che opera in un’organizzazione – pubblica o privata – è sempre nella condizione di dover evolvere in un gruppo di lavoro. Ma tale percorso evolutivo generalmente non avviene in modo spontaneo. Si tratta invece di un processo che interviene nella struttura dell’organizzazione, nella sua cultura organizzativa e nella specifica situazione sociale, promuovendo la leadership, la rete di relazioni e di idee.

 Le 7 variabili per costruire gruppi di lavoro nell’era di never normality

Quali interventi sono necessari, quindi, per trasformare un gruppo in un gruppo di lavoro? E quali declinazioni particolari assumono tali interventi, dopo due anni di pandemia, nell’era di never normality?

A partire da uno dei modelli più accreditati in materia di gruppi di lavoro (Quaglino, Casagrande, Castellano; 1992), nelle sezioni-box che seguono darò una sintesi descrittiva delle 7 variabili necessarie per costruire gruppi di lavoro nell’era di never normality. Con una domanda-stimolo, proveremo a riflettere sull’attualizzazione del modello:

1. Obiettivo | 

È espressione del risultato atteso dal gruppo, coerente con i risultati attesi dagli individui, dal gruppo stesso ed eventualmente dall’organizzazione di appartenenza. Come sono cambiate le aspettative di risultato degli individui, dei gruppi e delle organizzazioni, negli ultimi due anni?

2.  Metodo | ⊕

La metodologia di lavoro comune stabilisce una serie di azioni, operazioni e modalità operative che permettano di procedere con efficacia, mantenendo in evidenza il percorso di lavoro che il gruppo sta sviluppando e ottimizzando le risorse dei singoli componenti. A quali nuove metodologie di lavoro ibrido abbiamo fatto ricorso nell’ultimo biennio, per garantire l’efficacia/ottimizzazione delle risorse degli individui del gruppo?

3. Ruoli | 

Le principali caratteristiche dei ruoli all’interno dei gruppi di lavoro sono l’interdipendenza, definita in relazione agli altri, il sistema di aspettative e la flessibilità̀, intesa come spazio lasciato all’interpretazione individuale. Quale impatto ha avuto la pandemia su queste tre caratteristiche? Quale sforzo è stato richiesto ai singoli per preservare e alimentare l’interdipendenza?

4. Leadership | 

È la variabile di snodo tra gli elementi strutturali (obiettivo, metodo e ruoli) e quelle processuali (clima, comunicazione, sviluppo). Pensando allo smart working e all’attuale situazione di lavoro ibrido: in quali modi è stata ripensata la funzione di leadership, in relazione agli adattamenti necessari dei suoi elementi strutturali e processuali?

5. Comunicazione | 

La comunicazione nella creazione dei gruppi è un processo interattivo, informativo e trasformativo inserito in uno specifico contesto governato da regole … con una sua dimensione temporale che permette il funzionamento del gruppo di lavoro, lo scambio di informazioni e la finalizzazione al raggiungimento di risultati. Riflettendo sul processo di ibridazione e sull’uso esteso di tool digitali, come sono cambiate le regole della comunicazione nei gruppi, durante la pandemia?

6. Clima |

È l’insieme dei vissuti, delle percezioni e dei sentimenti dei membri: si riferisce ad un campo di attribuzioni soggettive che possono essere rivolte alla dimensione collettiva del gruppo ed ha valenza individuale. Quali trasformazioni necessarie ha subito il clima dei gruppi, durante il periodo Covid? Quali forme di condivisione sono state adottate, per monitorare tali cambiamenti?

7. Sviluppo |

Identifica la costruzione del sistema di competenze del gruppo di lavoro e la parallela crescita del sistema di competenze individuali. Dato lo scenario ibrido: quali sono le nuove conoscenze e capacità digitali necessarie agli individui per collaborare nei gruppi? Per sviluppare tali competenze, quanto peso ha la formazione formale rispetto a quella informale?

L’analisi di ogni variabile evidenzia le condizioni di efficacia operativa e l’integrazione rispetto al modello di conduzione dei gruppi da parte di manager, team leader, project leader e formatori.

Le due condizioni insieme danno conto del come e del perché intervenire per favorire e stimolare lo sviluppo di un gruppo nell’attuale contesto sociale e organizzativo.

Nel prossimo post affronteremo le fasi di vita del gruppo.

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