SoDif: andare oltre l’identità

Cosa vuol dire SoDif? SoDif è un neologismo che unisce la parola Somiglianze e Differenze. In particolare, in chiave antropologica, si fa riferimento all’intreccio di somiglianze e differenze che emerge dall’interazione e dalla relazione con gli altri che diventano simili. Si tratta di cosa ben diversa dal miscuglio caotico che è alla base di paure e rancori, che marcano la distanza dagli altri. 

Secondo l’Antropologo Francesco Remotti, nasce qualcosa di positivo solo quando abbandoniamo l’identità e ci avventuriamo in ciò che non conosciamo, passo dopo passo, cercando somiglianze, cercando i propri simili da riconoscere come interlocutori.

Qual è la differenza tra identità e somiglianze? L’identità – secondo Remotti – crea chiusura, limitazioni e un goffo senso di superiorità. L’identità non consente di pensare alle trasformazioni e neppure al futuro, è come una roccia che si oppone al cambiamento. Le somiglianze invece sono la scoperta di ciò che ci unisce e di ciò che ci divide. Un terreno di confronto possibile solo attraverso il dialogo aperto.

Cosa c’entra una sacerdotessa di Mantinea con il SoDif? Diotima è la sacerdotessa a cui si rivolge Socrate nel discorrere sull’amore. Lei spiega che nell’uomo, sia il corpo che lo spirito si trasformano e si rinnovano incessantemente. Noi non restiamo mai uguali. Nei capelli, nella carne, nel sangue, nei pensieri e nelle riflessioni l’essere umano non è mai lo stesso.

L’uomo abita il mondo delle somiglianze: un mondo in trasformazione!