Mindfulness, benessere personale e stress organizzativo | Attraverso lo specchio

Andrea Pucci, professione psicologo del lavoro

Sono Andrea Pucci, psicologo del lavoro, specializzato in psicoterapia di gruppo. Se guardo indietro, vedo più di vent’anni di esperienza che mi hanno permesso d’incontrare gruppi e individui e di appassionarmi allo studio di alcuni temi psicologici che risuonano particolarmente in me. Perciò li ho approfonditi, iscrivendomi a corsi e master post-universitari.

In questo ciclo di blogpost voglio raccontare la mia esperienza sul tema dello stress. 

Mettiamoci comodi, magari con una tazza di tè, e proviamo a fare una chiacchierata virtuale.

Attraverso lo specchio: un viaggio di autoesplorazione

Molti sono convinti che:

  1. le persone stressate sono deboli o incapaci di far fronte alle sfide della vita
  2. le persone stressate sono costantemente irascibili o nervose, pronte a esplodere in qualsiasi momento
  3. lo stress è solo un problema mentale

Potrei elencare molti altri luoghi comuni su questo tema, ma non voglio approfondire il fenomeno dello stress in sé – se volete,  potete leggere un mio precedente post sul tema dello stress lavoro correlato. Qui voglio raccontarvi, invece, il mio percorso di avvicinamento alla mindfulness, un’esperienza che qualche anno fa non avrei mai pensato di vivere! Sinceramente, le pratiche meditative non mi hanno mai attirato granché. Ho sempre pensato fossero appannaggio di chi è interessato ad avvicinarsi ai principi filosofici-religiosi del buddismo, del taoismo o dell’induismo. Avendo partecipato ad alcuni incontri buddisti mi chiedevo, infatti, quali benefici un occidentale come me potesse trarne, anche se immerso in un contesto culturale così diverso da quello orientale.

Mindfulness, pratica clinica e neuroscienze

Ho cercato, quindi, di assecondare il mio stile di pensiero occidentale, cercando una formazione che mi fornisse le basi scientifiche della meditazione e non fosse solo una moda da cavalcare – come spesso accade di veder promuovere la mindfulness nella nostra cultura.

Cercando, ho trovato un Master in Mindfulness, pratica clinica e neuroscienze presso l’Università di Roma La Sapienza. Mi sono iscritto e ho seguito il percorso per un anno, in cui ho studiato e praticato la mindfulness, apprendendo un protocollo per la riduzione dello stress noto come mindfulness-based stress reduction, MBSR di Kabat Zinn. Al termine del percorso, mi sono diplomato con ottimi risultati. A dirla tutta, non me lo aspettavo, e forse l’assenza di aspettative è stata la chiave di volta.

Aspettative a occidente

Voi avete mai sperimentato l’assenza di aspettative? Come è possibile per noi occidentali confrontarci con l’assenza di aspettative? Anche in questo momento, mentre state leggendo, avete delle aspettative e un obiettivo che volete raggiungere? Ecco, vedete, non è così semplice. Non c’è niente da fare, siamo costantemente immersi in un mondo di aspettative in tutti i momenti della nostra giornata. Se per promuovere benessere personale e benessere nei luoghi di lavoro bisogna lavorare sull’assenza di aspettative, allora è un bel guaio. Ma forse se ne può uscire, appunto, approfondendo l’argomento. Sperimentandolo in prima persona, ho trovato una strada che potrebbe portarci fuori da questa contraddizione.

Nel prossimo post vi racconterò che cosa non è mindfulness, cos’è la pratica meditativa Vipassana alla base del protocollo per la riduzione dello stress e… altro ancora.

Ci vediamo alla prossima tazza di tè.

 

Fonti:
  • Cao L, Zhang H, Li N, Wang X, Ri W, Feng L. Category-Aware Chronic Stress Detection on Microblogs. IEEE J Biomed Health Inform. 2022 Feb;26(2):852-864. doi: 10.1109/JBHI.2021.3090467. Epub 2022 Feb 4. PMID: 34143747
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=scientific+foundations+of+mindfulness
  • Kabat‐Zinn, J. (2003). Mindfulness‐based interventions in context: past, present, and future. Clinical psychology: Science and practice, 10(2), 144-156.